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Stazione a S. Maria “in Domenica” detta “La Navicella” 

S. Maria “in Domenica” detta “La Navicella” 

IIa Domenica di Quaresima

 

Questa Stazione fu istituita soltanto nel IX-X secolo, per obbedire ad una pia consuetudine che non è delle più antiche e che vuole che in questa domenica, un tempo, non si celebrasse la stazione poiché i fedeli erano stanchi della lunga veglia, del digiuno, e delle funzioni solenni celebrate in San Pietro il sabato precedente per l'ordinazione del Leviti; queste terminavano a tarda ora, alla fine della Pannuchis. 

S. Maria in Domnica o "Domenica" fu scelta intorno ai secoli VI e VII ma forse anche prima, perché sede dell'Arcidiacono cioè di colui reggeva l'amministrazione finanziaria e caritativa nella diocesi. La tradizione infatti informa che anche San Lorenzo avrebbe qui operato.

L'odierna stazione come si diceva allora, è la prima diaconia che Pasquale I rifece agli albori del secolo IX dandole l'attuale forma che ancora oggi è ammirata, anche perchè nel XVI secolo quando fu rinnovata da Leone X fu lasciata intatta come per gli ultimi restauri del secolo scorso. All'interno spicca il mosaico nel tipico stile carolingio sull'abside e sull'arco trionfale; esso, che risale al IX secolo, magnifica la figura del Maestro circondato dagli  angeli e dagli apostoli, mentre più in basso viene glorificata Maria con il Papa che le bacia il piede.

Nel patrimonio liturgico della Chiesa infatti, non mancano mai insegnamenti e ammaestramenti per ogni esigenza dell'anima cristiana "floribus eius nec rosae nec lilia desunt". In questo tempio sul colle Celio, Perin del Vaga ha dipinto fiori e frutti nei fregi che circondano la navata centrale e che aiutano a disporre lo spirito ad una più serena meditazione. 

S. Maria in Domenica alla Navicella
 

24 posted on 03/08/2009 3:13:36 PM PDT by Salvation ( †With God all things are possible.†)
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Stazione a S. Clemente 

S. Clemente

Lunedì della 2a settimana di Quaresima

Anche questa stazione quaresimale si snoda alle pendici del colle Celio in una tra le più importanti basiliche romane dal titolo di San Clemente. Qui infatti riposa il corpo che secondo la lista ordinaria fu il quarto Papa dopo Pietro, Lino e Cleto. La sua identificazione con il Clemente nominato da S. Paolo nella Lettera ai Filippesi, cronologicamente possibile, non è sicura; del tutto abbandonata è quella con Flavio Clemente Console e Martire. Conobbe certamente gli Apostoli e forse fu ordinato da S. Pietro.

In questa basiliche, la meglio conservata nel tempo, vi furono trasportate le reliquie del Santo Pontefice nel IX secolo a cura dei Santi Cirillo e Metodio.

Nella basilica inferiore inoltre, negli anni 417 e 499, vennero tenuti i Concilii indetti dai papi Zosimo I e Simmaco.

Nel 1084 Roberto il Guiscardo con i suoi soldati devastò il tempio che Pasquale II ricostruì vent'anni dopo seppellendo parte della basilica sotterranea. Anche Sisto V e Clemente XI vi fecero restauri avvalendosi di disegni del Fontana.

All'interno della chiesa domina il mosaico arbor vitae che stende i suoi rami tra il Cristo che trionfa tra gli Apostoli, le Vergini e i Dottori e mistiche città e fra tutte le creature.

La processione stazionale, da qualche anno, parte e si snoda nella basilica sotterranea del IV secolo come una chiesa colletta, dove si sciolgono i canti e le cui note raggiungono il settecentesco prezioso soffitto perdendosi nel cammino della processione che si allontana dagli ambulacri della chiesa sotterranea; attraverso il quadriportico raggiunge la chiesa superiore dove, percorrendo la navata centrale fra l'incenso fumante dai turiboli, e i marmi cosmateschi cosparsi di foglie di alloro, si giunge all'altare.

Sono stati i religiosi domenicani irlandesi ad avere la perfetta intuizione di avviare gli scavi e a conservare tutt'oggi l'intero magnifico complesso con competente cura.

Pretendere di riassumere nel poco spazio disponibile i pregi della chiesa, anzi delle chiese di S. Clemente e degli altri monumenti del luogo, sarebbe illusione.

Qui sotto le queste volte così venerande ed anguste del tempio, per i meriti e l'intercessione del martire San Clemente, la prece dell'anima bene si fonde con i misteri dell'antico e gli splendori dell'arte per glorifica Dio.   

S. Clemente presso il Colosseo

25 posted on 03/09/2009 2:41:04 PM PDT by Salvation ( †With God all things are possible.†)
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