Cardinal (Schonborn) Petitions for Female Ordination

Rorate-caeli ^ | June 18, 2009

[NYer]

Cardinal Christoph Schönborn

During his visit to the Vatican with a delegation of Austrian Bishops in the past two days, the Cardinal Archbishop of Vienna delivered a message from his flock, as Italian news agency ASCA reports:

In the Vatican, Card. Schönborn also presented the so-called "Initiative of the lay faithful" (Laieninitiative), a petition by relevant Austrian Catholics launched earlier this year, which asks for the abolition of compulsory celibacy, the return to activity of married priests, the opening of the diaconate to women, and the ordination of [married] 'viri probati'.

Below is the original ASCA article, in Italian. The relevant paragraph is highlighted.

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VATICANO: CARDINALE VIENNA HA PRESENTATO PETIZIONE CONTRO CELIBATO PRETI

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 17 giu - Alla vigilia dell'apertura dell'anno sacerdotale voluto da papa Benedetto XVI, in Vaticano torna a porsi con forza la questione del celibato obbligatorio dei sacerdoti. A sollevare il tema e' stato uno dei cardinali piu' influenti della Chiesa, nonche' stretto collaboratore di papa Ratzinger, il card. Christoph Schonborn. Nella due giorni di incontri Oltretevere che il pontefice e i massimi esponenti della Curia romana hanno avuto il 15 e il 16 giugno con l'arcivescovo di Vienna e altri rappresentati dalla Chiesa austriaca non si e' infatti discusso soltanto del caso di Gerhard Maria Wagner, il prete ultra-conservatore nominato in febbraio vescovo ausiliare di Linz e successivamente costretto a dimettersi per la rivolta dei preti e dei laici della diocesi.

In Vaticano, il card. Schonborn ha anche presentato la cosiddetta ''Iniziativa dei laici'' (Laieninitiativ), un appello di importanti cattolici austriaci lanciato all'inizio di quest'anno, che chiede l'abolizione dell'obbligo del celibato, il ritorno in attivita' dei preti sposati, l'apertura del diaconato anche alle donne e l'ordinazione dei cosiddetti 'viri probati'. Schonborn, che aveva incontrato i promotori dell'iniziativa pochi giorni prima di arrivare a Roma, in un'intervista alla Radio Vaticana spiega che, pur ''non condividendone alcune delle conclusioni, come ho detto piu' volte'', ha presentato il ''Memorandum'' dei laici austriaci - accompagnato da una nota di suo pugno - al prefetto della Congregazione per il clero, card. Claudio Hummes, ''pregandolo di leggerlo con attenzione''. ''Credo - ha spiegato ai microfoni del programma tedesco della Radio Vaticana - che sia importante che qualcuno a Roma sappia cosa pensa una parte dei nostri laici dei problemi della Chiesa''.

Secondo quanto riferisce l'agenzia ufficiale dei vescovi austriaci Kap, durante il suo incontro con i promotori della petizione, Schonborn aveva promesso che avrebbe presentato le loro motivazioni e proposte a Roma, insieme con le relazioni sulle conseguenze che la carenza di preti sta provocando in 46 diverse parrocchie, soprattutto nelle zone rurali. In quell'incontro, l'arcivescovo di Vienna aveva espresso ''comprensione per le preoccupazioni'' dei laici, perche' anche a lui ''sta a cuore la cura pastorale da parte delle parrocchie'', tanto piu' in questo tempo di crisi per le famiglie. ''Senza dubbio - aveva aggiunto - la carenza di preti e' collegata all'aumento del numero di persone che rimangono lontane dalla Chiesa e dalla fede''.

Naturalmente, il cardinale aveva ribadito la ''grande tradizione'' del celibato nella Chiesa. ''Pero' - aveva aggiunto - come ordinario per i cattolici di rito bizantino in Austria, il cui clero e' in gran parte sposato, non ho alcun disagio di fronte ai preti sposati''. I promotori dell'appello, secondo Schonborn, dovrebbero cercare ''non solo cio' che nelle presenti condizioni puo' esser desiderato solo in una prospettiva di lungo periodo, ma anche cio' che e' concretamente possibile'', e li aveva invitati a completare la loro iniziativa con un ''incoraggiamento'' ai giovani perche' scelgano il sacerdozio cosi' com'e' oggi. Un invito prontamente raccolto dai promotori, tra i quali spiccano tre politici di spicco del Partito popolare austriaco (il partito cristiano conservatore, per molti anni al potere, affine alla Cdu/Csu in Germania e alla Dc in Italia): un ex-segretario generale, un ex-presidente del Parlamento e un ex-vicecancelliere austriaco.

Non a caso, pur senza esserne l'argomento ''centrale'', molti dei temi sollevati dalla petizione dei laici austriaci sono stati affrontati nei colloqui avuti in Vaticano dai vescovi austriaci. Secondo quanto riferisce ancora Schonborn, papa Benedetto XVI all'inizio e alla fine della due giorni di incontri ha ribadito con forza l'importanza del celibato dei preti, collegandolo all'anno sacerdotale che si aprira' domani in Vaticano. ''Il Santo Padre - ha spiegato l'arcivescovo di Vienna - ha detto qualcosa che ci ha molto colpito sulla questione del celibato, che naturalmente in Austria, e soprattutto nella regione di Linz, e' un tema molto 'caldo'. Ha detto che la questione, in fondo, e' se crediamo che sia possibile e che abbia senso vivere una vita fondata solo e soltanto su una cosa, Dio''.

Nell'intervista a Radio Vaticana, Schonborn riferisce anche che durante i colloqui e' stato dedicato ampio spazio al ruolo dei laici, e che il caso della diocesi di Linz - scossa, come la Chiesa austriaca, da ''divisioni'' e ''profonde tensioni'' che e' inutile negare perche' sono ''fatti'' - e' un esempio positivo per il gran numero di laici attivi, che si riflette ad esempio in una partecipazione alla messa domenicale superiore alle media del Paese. ''C'e' stato accordo tra i responsabili della Chiesa romani ed austriaci che e' un bene che ci siano cosi' tanti laici impegnati nella regione... Abbiamo un bisogno impellente di laici che siano parte attiva della societa'''.

Dopo il caso Wagner, nella diocesi di Linz sono emersi alcuni casi di preti che vivevano da anni con una donna, contribuendo cosi' a riportare all'attenzione dell'opinione pubblica austriaca la questione del celibato sacerdotale.

asp/sam/bra

[Notwithstanding]

I hope this comment from the original thread source (a blog) gives pause to some of the harsh criticism:

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John Ashley writes: “And if the Cardinal believes the truth why then has he not explained it to the Austrian Catholics rather try to slough it off on the Pope. Such nonsense coming from the faithful(?) seems to be evidence of the incompetence of the bishops.”

My dear sir, how much more do you want Cardinal Schoenborn to do? There is scarcely a bishop in Europe who has made greater efforts to catechize his flock. In sermons, pastoral letters, city missions, monthly catechetecal talks, interviews, articles etc., he has constantly tried to teach the Catholic Faith which comes to us from the Apostles. But the flock has stuffed its ears. By provoking the evolution debate he hoped to prepare the ground again by turning people’s attention to “preambula fidei” without which he sees the gospel falling on deaf ears. It is a sign of what hard work sowing the gospel here is. The Cardinal is truly doing his best. You accuse him of being incompetent, but do you think his predecessesor, the outspoken conservative Cardinal Groer was more effective? Remember that Schoeborn witnessed Cardinal Groer brutally driven out of his office by the “official laypeople” who have run the Austrian ecclesiastical bureaucracy since Vatican II. The cleverly orchestrated campaign of slander drove Groer out (despite the fact that the false witnesses who accused him unnatural crime were all completely discredited in court). A little while later he witnessed the similar fall of the courageous, but imprudent bishop Krenn, through a similar conspiracy. If Schoeborn walks a bit too timidly at times (I don’t deny that he is sometimes too timid) one has to understand that he is trying to walk an extremely narrow line.

I can tell you that despite his timidity he he has done more to encourage the new evangelization here than practically any other bishop — especially through inviting thriving new religious communities and lay movements into his diocese.

Those who call him a protestant are simply ignorant of the facts. Would a protestant write this reflection on the primacy of Peter, and of his current succesor, Pope Benedict XVI: http://kath.net/detail.php?id=22084 ?

The petition, which he showed to Card. Hummes is the latest move of the same clique of people who organized the downfall of Groer and the “Latrocinium of Salzburg”. To blame it on Cardinal Schenborn’s “incompetence” that people twenty years older than he are still pushing the same nonsense that they were pushing before he became bishop is simply unreasonable.

As for those who think that he is a “protestant”, or that agrees with anything in the petition which he showed to Cardinal Hummes, they simply don’t know what they are talking about. There is not a single point in that petition that he has not repeatedly rejected on numerous occasions both in speech and in print (on priestly celebacy see for example, http://kath.net/detail.php?id=22612).

Cardinal Schoenborn is not perfect, but he is genuinely doing his uttermost for the Church of God. To those who confidently condemn him as a heretic I quote Bishop Krenn: “die Lügner sollen das Maul halten!”

[NYer]

Thank you for posting the comments from the blog thread. Cardinal Schonborn is, to a certain extent, in somewhat of a quandary. It is one that some future American bishops will also face. Take for example the situation here in Albany NY. By the time he retires, the bishop will have been serving 40+ years as head of this diocese. During his tenure, he has moved the diocese in a progressive direction. This has entailed scaling back by closing churches and schools, merging parishes and entrusting them to the leadership of Lay Ecclesial Ministers. Despite the papal decree on no female ordination, all candidates for the priesthood in this diocese are asked if they believe in women’s ordination. A “no” response is automatic rejection from service in this diocese. With 4 1/2 years to go, this bishop will entrust a secular run diocese to his successor. That bishop will be faced with an immense challenge, similar to that of Schonborn. He will have to gradually introduce orthodox Catholic teaching for fear of losing the existing Catholic congregation. It is a similar situation in nearby Rochester, NY.

[NYer]

Perhaps he is mismanaging PR, but the cardinal compiled the catechism we all appreciate so much and the gesture of presenting a petition he has declared to be deeply flawed is more likely imprudence rather than an indicator of heterodoxy.

Apologies for reading your posts in reverse ;-)

This was my reaction as well. EWTN recently aired an interview with Cardinal Schonborn on the subject of the Catechism. It was very positive and uplifting.

[nickcarraway]

I mean the Spanish blog.

[livius]

Oh! It’s La Cigueña de la Torre, run by a Spanish layman who lives near Madrid. The address is: http://blogs.periodistadigital.com/laciguena.php

[livius]

Interesting information. I do think it odd that he would even present this “petition,” though.

[Notwithstanding]

Agreed.

For many bishops,
when they arrive in the new diocese,

it is as if they are a reinstituted monarch
who has been given the keys to his family’s palace and estate
after the Revolution
with its decades of deliberate neglect
and after being stripped of anything valuable.

The lonely monarch is then expected
to make the estate shine again,
despite an untrained staff
who actually prefer not having to any hard work
and who don’t actually like the idea
of the monarchy being reinstated.

Happily, these bishops have a trove of the richest treasure imaginable in the Truth and Grace God offers to them directly and through the Church.

But a daunting task, neverthless.